Moni Ovadia (Plovdiv – Bulgaria, 1946) si trasferisce quasi subito con la famiglia a Milano. La sua è una famiglia di ascendenza ebraica sefardita, ma di fatto impiantata da molti anni in ambiente di cultura yiddish e mitteleuropea. Questa circostanza influenzerà profondamente tutta la sua opera di uomo e di artista, dedito costantemente al recupero […]
iMoni Ovadia (Plovdiv – Bulgaria, 1946) si trasferisce quasi subito con la famiglia a Milano. La sua è una famiglia di ascendenza ebraica sefardita, ma di fatto impiantata da molti anni in ambiente di cultura yiddish e mitteleuropea. Questa circostanza influenzerà profondamente tutta la sua opera di uomo e di artista, dedito costantemente al recupero e alla rielaborazione del patrimonio artistico, letterario, religioso e musicale degli ebrei dell’Europa orientale.
Ovadia si laurea in Scienze Politiche all‘Università Statale di Milano. Contemporaneamente al suo percorso accademico muove i primi passi artistici sotto la guida di Roberto Leydi, con cui inizia la sua carriera di cantante e musicista nel Gruppo dell’Almanacco Popolare, guidato da Sandra Mantovani.
Nei primi anni settanta è fondatore del Gruppo Folk Internazionale, poi Ensemble Havadià, dove suona il violino, la chitarra e la tromba, con il quale realizza gli album Festa Popolare, Daloy Polizei, Il Nonno di Jonny, Le Mille e una Notte e (già con il nome di Ensemble Havadià) Ensemble Havadià e Specchi. Suonando questo nuovo (per l’epoca) genere musicale, che oggi potremmo definire folk-progressivo, gira i maggiori festival europei di musica folk. Insieme agli Stormy Six anima la cooperativa l’Orchestra, primo esempio di etichetta indipendente italiana.
Nel 1984 comincia il suo percorso di avvicinamento al teatro, prima in collaborazione con artisti della scena internazionale, come Bolek Polivka, Tadeusz Kantor, Franco Parenti, e poi, via via proponendo se stesso come ideatore, regista, attore e capocomico di un “teatro musicale” assolutamente peculiare, in cui le precedenti esperienze si innestano alla sua vena di straordinario intrattenitore, oratore e umorista.
Filo conduttore dei suoi spettacoli e della sua vastissima produzione discografica e libraria è la tradizione composita e sfaccettata, il “vagabondaggio culturale e reale” proprio del popolo ebraico, di cui egli si sente figlio e rappresentante, quell’immersione continua in lingue e suoni diversi ereditati da una cultura che le dittature e le ideologie totalitarie del Novecento avrebbero voluto cancellare, e di cui si fa memoria per il futuro.
Oltre a spettacoli teatrali Ovadia ha nel proprio curriculum anche partecipazioni a film e programmi televisivi.
Il sorriso di… la nuova rubrica de ilfattoquotidiano.it sull’ironia da ‘condividere’.
Il produttore e autore, Mosco Levi Bocault, ha infatti voluto devolvere buona parte del suo compenso a due associazioni no profit, così da incentivare le donazione alle stesse.
Si tratta dell’organizzazione ‘Le Monde Autrement’ dedita alla creazione di centri di educazione e ricreativi per i bambini della Siria.
L’altra associazione è quella dei ‘Clown Dottori’ SocCoop.
Fioroni Giosetta
Pittrice
Loy Rosetta
Scrittrice
Meurice Jean-Michel
Pittore, regista
Camurri Edoardo
Giornalista
Gargi Anna
Ballerina
Camilleri Andrea
Scrittore
Petrella Angelo
Scrittore
Augias Corrado
giornalista, scrittore, conduttore televisivo
Di Gregorio Gianni
Attore, regista, sceneggiatore
Ferrara Paolo
Cardiologo
Herlitzka Roberto
Attore
Di Paolo Paolo
Scrittore
Sweet Alexis
Regista
Diliberto Oliviero
Politico, docente
Franchi Paolo
Giornalista
Ovadia Moni
Attore teatrale, drammaturgo, scrittore, compositore e cantante
La Capria Raffaele
Scrittore
Valerio Chiara
scrittrice
Fantoni Antonio
Docente universitario
Marcotulli Rita
compositrice, pianista
Bises Stefano
Sceneggiatore
Tongiani Vito
Pittore
Pennacchi Antonio
Scrittore
Costa Eugenio
Padre gesuita
Pennac Daniel
scrittore